Di diritti LGBT riconosciuti e Gay Pride festosi. Il volto friendly dell’Islanda.
Pubblicato da Alessia
Curiosando tra gli eventi del mese nella terra d’Islanda, ho scoperto che proprio lo scorso sabato si è tenuto il Gay Pride a Reykjavik. La manifestazione, che di solito si svolge nella capitale islandese il secondo sabato di agosto, è stata il culmine di una cinque giorni di eventi dedicati all’orgoglio omosessuale.
Mentre sfogliavo il ricco programma dell’evento, mi sono chiesta quale fosse la situazione dei diritti LGBT in terra islandese e così ho fatto una ricerca a tema.
Nono paese al mondo a permettere il matrimonio tra le persone dello stesso sesso, introdotto nel giugno del 2010, l’Islanda aveva già riconosciuto le unioni civili nel 1996. Ha inoltre legalizzato la possibilità di adozione da parte di coppie dello stesso sesso. La legge è stata approvata all’unanimità dall’Alþingi (o Althing), il parlamento islandese.
Non solo. L’Islanda è anche il primo paese al mondo ad avere il capo del governo dichiaratamente omosessuale. Jóhanna Sigurðardóttir, ex assistente di volo poi entrata in politica, nel 2010 ha infatti sposato la sua compagna, Jonina Leosdottir, convertendo di fatto in matrimonio l’unione civile che legava le due già dal 2002.
Tornando al Pride di Reykjavik, il corteo è partito nei pressi del terminal bus della città e ha terminato la sua marcia nelle vicinanze dell’Harpa Concert Hall. Una sfilata tranquilla, molto colorata, in un’atmosfera serena tra musica e balli, come il più classico dei pride, dove anche i poliziotti avevano le bandierine rainbow sulle loro moto.
Guardando le immagini, ho pensato di chiudere questo post con uno dei quattro filmati realizzati da WAND collettivo LGBT Benevento in collaborazione con Arcigay Giovani Milano, per promuovere la partecipazione al gay pride e smentire i pregiudizi più duri a morire sul tema, vale a dire ‘al pride partecipano solo omosessuali’, ‘è una carnevalata‘, ‘è uno spreco di soldi pubblici‘, ‘non è il modo adatto di manifestare per i propri diritti‘.
Sia che lo contestiate sia che lo sosteniate, per me il Pride resta una grande festa, un momento di condivisione delle reciproche diversità.
Pubblicato il 12/08/2014, in sociale con tag diritti LGBT, Gay Pride, Reykjavík, road to... Islanda, turismo LGBT. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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